ETRUSCHI
CHI, DOVE, QUANDO
Gli etruschi vissero in Italia dal IX secolo a.C., le loro terre si chiamavano Etruria ed erano divise in tre parti: Etruria Campana, Etruria Toscana e Etruria Padana. Gli etruschi vivevano in città-stato, cioè indipendenti dalle altre. Il periodo di massima espansione fu dal VII al V secolo a.C. quando, secondo gli storici, la popolazione comprendeva circa quattrocentomila abitanti.
Gli etruschi erano un popolo di grandi commercianti e, a volte, le navi mercantili venivano assalite da altre provenienti da città nemiche proprio come gli odierni pirati. Inoltre furono un popolo con molti fabbri dati i numrosi giacimenti di minerali nell'isola d'Elba; ma anche di ottimi agricoltori grazie al terreno fertile dell'Italia e alle grandi opere di bonifica.
Gli etruschi erano un popolo di grandi commercianti e, a volte, le navi mercantili venivano assalite da altre provenienti da città nemiche proprio come gli odierni pirati. Inoltre furono un popolo con molti fabbri dati i numrosi giacimenti di minerali nell'isola d'Elba; ma anche di ottimi agricoltori grazie al terreno fertile dell'Italia e alle grandi opere di bonifica.
L'ORGANIZZAZIONE POLITICA E SOCIALE
Ogni città era guidata da un re detto lucumone, scelto fra i nobili. Dopo il re venivano i nobili e le famiglie agiate che si erano arricchite grazie ai traffici commerciali. Venivano poi i sacerdoti indovini, dopo gli artigiani, i contadini e infine gli schiavi.
Successivamente i nobili presero sempre più potere fino ad imporsi nel governo delle città. Questo fu un duro colpo per la società etrusca e causò non pochi problemi nel governo.
I nobili comandavano i traffici marittimi e osservavano se arrivavano navi da guerra nemiche.
Successivamente i nobili presero sempre più potere fino ad imporsi nel governo delle città. Questo fu un duro colpo per la società etrusca e causò non pochi problemi nel governo.
I nobili comandavano i traffici marittimi e osservavano se arrivavano navi da guerra nemiche.
LA RELIGIONE E LA LINGUA
Gli etruschi scrivevano usando i segni dell'alfabeto greco ma parlavano e scrivevano in etrusco, gli storici non sono ancora riusciti a decifrare completamente le loro parole che rimangono, in parte, ancora segrete.
Gli etruschi erano politeisti e prevedevano il futuro attraverso i sacrifici con gli animali. Essi sepellivano i loro morti in tombe a forma di tumulo riunite in necropoli vicino alle città. Quelle dei nobili venivano abbellite con travi e colonne scolpiti nella roccia, oltre agli oggetti di vita quotidiana. Le tombe erano singole o di famiglia e il diametro poteva arrivare fino a trenta metri. Gli dei etruschi avevano gli stessi poteri degli dei greci ma con nomi diversi e, alcuni, con gli stessi esatti nomi come Apollo ed Ercole. Quegli dei erano stati portati dagli artigiani greci sbarcati in etruria. Racconti famosi come l'Odissea venivano raccontati dai poeti greci accolti nelle case dei nobili.
Gli etruschi erano politeisti e prevedevano il futuro attraverso i sacrifici con gli animali. Essi sepellivano i loro morti in tombe a forma di tumulo riunite in necropoli vicino alle città. Quelle dei nobili venivano abbellite con travi e colonne scolpiti nella roccia, oltre agli oggetti di vita quotidiana. Le tombe erano singole o di famiglia e il diametro poteva arrivare fino a trenta metri. Gli dei etruschi avevano gli stessi poteri degli dei greci ma con nomi diversi e, alcuni, con gli stessi esatti nomi come Apollo ed Ercole. Quegli dei erano stati portati dagli artigiani greci sbarcati in etruria. Racconti famosi come l'Odissea venivano raccontati dai poeti greci accolti nelle case dei nobili.