ROMANI
CHI,DOVE,QUANDO
Nel nono secolo a.C., nel Lazio, dei villaggi sulle colline di fronte all'isola Tiberina decisero di unirsi per formare un'unica città. Secondo la leggenda la città fu fondata da Romolo.
Invece gli storici affermano che Roma fu fondata dai Ramnes, una tribù che viveva sul colle Capitolino.
Invece gli storici affermano che Roma fu fondata dai Ramnes, una tribù che viveva sul colle Capitolino.
LE GUERRE E L'ORGANIZZAZIONE POLITICA
Dal nono fino al sesto secolo a.C. Roma fu governata da re. Si ricordano: Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.
I re istituivano delle persone ricche per formare il Senato che eleggeva il prossimo re.
Dopo l'uccisione di Tarquinio il Superbo il senato prese il potere e Roma divenne una repubblica.
La repubblica durò dal quinto al primo secolo a.C.
Roma decise di espandere i suoi territori. Così conquistò l'Italia dal quinto al terzo secolo a.C. sconfiggendo Greci, Sanniti e Etruschi.
Dopo questa conquista i romani fecero guerra a Cartagine, una potente città fenicia. Roma la sconfisse in tre guerre chiamate puniche. Nella prima guerra uno dei protagonisti fu Pirro, re dell' Epiro.
Nella seconda guerra ci fu Annibale, un cartaginese che arrivò molto vicino a Roma.
Nell'ultima guerra punica i romani assediarono Cartagine e la sconfissero definitivamente.
Dopo di che Roma sconfisse i greci e prese il loro impero.
La repubblica finì con la morte di Caio Giulio Cesare, nobile romano diventato dittatore a vita e morto assassinato, nel 44 a.C.
Allora Roma divenne un impero che fu fondato da Ottaviano Augusto.
L'impero romano siccome era enormemente vasto e prosperoso migliorò le condizioni di vita dei suoi come costruire una gigantesca rete stradale passante per ogni regione dell'impero e numerosi acquedotti che trasportavano acqua in ogni angolo dell' impero. Inoltre i romani costruirono delle città ancora oggi molto importanti ( Vienna, Londra, Belgrado...).
Proprio durante la sua massima espansione l' impero andò in crisi ( III secolo D.C. ) poichè il confine era ormai lungo 15 000 chilometri, infatti i romani avevano nemici a nord-est e a sud-est, i re di persia e le tribù germaniche perciò gli imperatori costruirono il limes, un confine artificiale con fortificazioni, torri,fossati e muraglioni, e dovettero quindi moltiplicare gli eserciti alle frontiere. Però essi non riconobbero più l'autorità di Roma. Dal 235 al 285 circa fecero e disfecero gli imperatori, scegliendoli fra i loro comandanti. Addirittura accadde che ci fossero 4 imperatori contemporaneamente e poi si sbarazzavano di loro nel modo più crudele. E qui ebbe inizio la disfatta di uno dei più grandi imperi di sempre. I confini, ormai esposti quasi totalmente ai nemici vennero assaliti contemporaneamente dai persiani e dai tedeschi. Le tribù nordiche assalirono l'Italia avventurandosi fin nelle Marche e in Umbria. I romani riuscirono a schiacciare gli invasori. Ma Roma non era più sicura come un tempo. E i persiani, infatti conquistarono la capitale e resero schiavo l' imperatore fino alla sua morte. Oltre alle sconfitte, che causarono un calo improvviso degli schiavi si sommarono gravi pestilenze che fecero subire un enorme calo demografico delle popolazioni e come se non bastasse le campagne erano ormai spopolate e quindi la produzione agricola divenne insufficiente a mantenere un numero così alto di sudditi. Per ottenere maggiore denaro l'imperatore ridusse il peso delle monete, ma il denaro perdette quindi valore e quindi ce ne volle più denaro per comprare una merce. I prezzi infatti salirono di quasi 40 volte nel corso di un solo secolo.
Nel 331 l'imperatore Costantino trasferì la capitale dell'impero da Roma a Bisanzio, detta in suo onore Costantinopoli l'attuale Istambul. I suoi due figli gemelli ( Arcadio e Onorio dovettero dividersi l'impero e fu così che nacque nel 395 il l'Impero Romano d'Occidente e l'impero Romano d' Oriente. Alla fine del IV secolo nell'impero romano d'occidente la popolazione era afflitta da gravi tasse e mancavano schiavi. I vasti latifondi che appartenevano ad un unico proprietario venivano coltivati si a daqi pochi schiavi rimasti che dei contadini liberi i cosidetti coloni ossia i contadini che avevano ricevuto in affitto un pezzo di terra loro era coloro su cui pesavano di più le tasse e gli era vietato cambiare mestiere .
Nelle città occidentali non era rimasto più quasi nessuno perché erano state spopolate da guerre e dalle malattie infettive. L'attività di artigiani e commercianti era decisamente diminuita e il denaro non era quasi più utilizzato, e coloro che potevano si rifugiavano in proprietà di campagna dove erigevano fortificazioni per difendersi da ogni tipo di attacco. A volte famiglie nobili, ancora legate alle vecchie credenze si opponevano all'imperatore che agiva in maniera cristiana.
Al contrario nell'impero d'oriente le città erano più numerose e più grandi, con attività commerciali decisamente sviluppate, i lati fondi erano poco sviluppati, le terre erano fertili e il cristianesimo era forte.
I re istituivano delle persone ricche per formare il Senato che eleggeva il prossimo re.
Dopo l'uccisione di Tarquinio il Superbo il senato prese il potere e Roma divenne una repubblica.
La repubblica durò dal quinto al primo secolo a.C.
Roma decise di espandere i suoi territori. Così conquistò l'Italia dal quinto al terzo secolo a.C. sconfiggendo Greci, Sanniti e Etruschi.
Dopo questa conquista i romani fecero guerra a Cartagine, una potente città fenicia. Roma la sconfisse in tre guerre chiamate puniche. Nella prima guerra uno dei protagonisti fu Pirro, re dell' Epiro.
Nella seconda guerra ci fu Annibale, un cartaginese che arrivò molto vicino a Roma.
Nell'ultima guerra punica i romani assediarono Cartagine e la sconfissero definitivamente.
Dopo di che Roma sconfisse i greci e prese il loro impero.
La repubblica finì con la morte di Caio Giulio Cesare, nobile romano diventato dittatore a vita e morto assassinato, nel 44 a.C.
Allora Roma divenne un impero che fu fondato da Ottaviano Augusto.
L'impero romano siccome era enormemente vasto e prosperoso migliorò le condizioni di vita dei suoi come costruire una gigantesca rete stradale passante per ogni regione dell'impero e numerosi acquedotti che trasportavano acqua in ogni angolo dell' impero. Inoltre i romani costruirono delle città ancora oggi molto importanti ( Vienna, Londra, Belgrado...).
Proprio durante la sua massima espansione l' impero andò in crisi ( III secolo D.C. ) poichè il confine era ormai lungo 15 000 chilometri, infatti i romani avevano nemici a nord-est e a sud-est, i re di persia e le tribù germaniche perciò gli imperatori costruirono il limes, un confine artificiale con fortificazioni, torri,fossati e muraglioni, e dovettero quindi moltiplicare gli eserciti alle frontiere. Però essi non riconobbero più l'autorità di Roma. Dal 235 al 285 circa fecero e disfecero gli imperatori, scegliendoli fra i loro comandanti. Addirittura accadde che ci fossero 4 imperatori contemporaneamente e poi si sbarazzavano di loro nel modo più crudele. E qui ebbe inizio la disfatta di uno dei più grandi imperi di sempre. I confini, ormai esposti quasi totalmente ai nemici vennero assaliti contemporaneamente dai persiani e dai tedeschi. Le tribù nordiche assalirono l'Italia avventurandosi fin nelle Marche e in Umbria. I romani riuscirono a schiacciare gli invasori. Ma Roma non era più sicura come un tempo. E i persiani, infatti conquistarono la capitale e resero schiavo l' imperatore fino alla sua morte. Oltre alle sconfitte, che causarono un calo improvviso degli schiavi si sommarono gravi pestilenze che fecero subire un enorme calo demografico delle popolazioni e come se non bastasse le campagne erano ormai spopolate e quindi la produzione agricola divenne insufficiente a mantenere un numero così alto di sudditi. Per ottenere maggiore denaro l'imperatore ridusse il peso delle monete, ma il denaro perdette quindi valore e quindi ce ne volle più denaro per comprare una merce. I prezzi infatti salirono di quasi 40 volte nel corso di un solo secolo.
Nel 331 l'imperatore Costantino trasferì la capitale dell'impero da Roma a Bisanzio, detta in suo onore Costantinopoli l'attuale Istambul. I suoi due figli gemelli ( Arcadio e Onorio dovettero dividersi l'impero e fu così che nacque nel 395 il l'Impero Romano d'Occidente e l'impero Romano d' Oriente. Alla fine del IV secolo nell'impero romano d'occidente la popolazione era afflitta da gravi tasse e mancavano schiavi. I vasti latifondi che appartenevano ad un unico proprietario venivano coltivati si a daqi pochi schiavi rimasti che dei contadini liberi i cosidetti coloni ossia i contadini che avevano ricevuto in affitto un pezzo di terra loro era coloro su cui pesavano di più le tasse e gli era vietato cambiare mestiere .
Nelle città occidentali non era rimasto più quasi nessuno perché erano state spopolate da guerre e dalle malattie infettive. L'attività di artigiani e commercianti era decisamente diminuita e il denaro non era quasi più utilizzato, e coloro che potevano si rifugiavano in proprietà di campagna dove erigevano fortificazioni per difendersi da ogni tipo di attacco. A volte famiglie nobili, ancora legate alle vecchie credenze si opponevano all'imperatore che agiva in maniera cristiana.
Al contrario nell'impero d'oriente le città erano più numerose e più grandi, con attività commerciali decisamente sviluppate, i lati fondi erano poco sviluppati, le terre erano fertili e il cristianesimo era forte.
LA RELIGIONE E LA LINGUA
La lingua ufficiale era il latino ma nel grande impero si parlavano anche le lingue originali dei popoli sottomessi a Roma.
I romani inoltre credevano in molti dei con sembianze umane. Ad esempio c'era Giove, dio delle tempeste e padre degli dei, oltre a lui altri importanti dei venivano venerati ed erano: Marte, Vesta e Quirino (il nome di Romolo dopo la morte) e molti altri. I romani acquisirono anche diverse divinità dai popoli a loro sottomessi quali Iside, Mitra...però, nell'est dell'impero nacque una nuova religione predicata da un certo Gesù di Nazaret. Essa si chiamava cristianesimo. Molti aderirono a questa nuova religione perché soddisfava i loro bisogni spirituali. Però i cristiani subirono numerose persecuzioni perché correva voce che essi fossero cannibali e quindi erano considerati come pericolosi assassini. In particolare i loro supplizzi dopo che l'imperatore Nerone aveva dichiarato che i cristiani avessero incendiato Roma. (foto di Alice V A Giovanni XXIII)
I romani inoltre credevano in molti dei con sembianze umane. Ad esempio c'era Giove, dio delle tempeste e padre degli dei, oltre a lui altri importanti dei venivano venerati ed erano: Marte, Vesta e Quirino (il nome di Romolo dopo la morte) e molti altri. I romani acquisirono anche diverse divinità dai popoli a loro sottomessi quali Iside, Mitra...però, nell'est dell'impero nacque una nuova religione predicata da un certo Gesù di Nazaret. Essa si chiamava cristianesimo. Molti aderirono a questa nuova religione perché soddisfava i loro bisogni spirituali. Però i cristiani subirono numerose persecuzioni perché correva voce che essi fossero cannibali e quindi erano considerati come pericolosi assassini. In particolare i loro supplizzi dopo che l'imperatore Nerone aveva dichiarato che i cristiani avessero incendiato Roma. (foto di Alice V A Giovanni XXIII)